ARCHIVIO SPETTACOLI

    Gabbathà, Koiné (2015)

    Titolo: Gabbathà

    con Sylvia Bagli, Benoît Felix-Lombard, Giampaolo Gotti, Sara Rainis
    regia Giampaolo Gotti
    testo di Fabrice Hadjadj
    scenografia, foto, video Philippe Ferrant
    training, coach Alexandre Louschik
    Immagini tratte dal polittico Passione-Resurrezione di Arcabas con l’amabile autorizzazione degli autori

    Immaginiamo un po’: siamo a teatro e danno “Edipo Re”. Improvvisamente, la peste che fa strage a Tebe si mette a decimare la gente in sala; man mano che il male avanza si scopre che il responsabile non è il personaggio, non l’attore, né il regista, né il tecnico… ma lo spettatore! E’ questa situazione unica, in cui lo spettatore è sempre attore, al centro di Gabbathà.

    “Gabbathà” indica, secondo il Vangelo di Giovanni, il lastricato dove Pilato giudicava: una spianata avente ad un’estremità il tribunale del procuratore, dall’altra l’orchestra del popolo e, al centro, la Parola insanguinata, come un errore scarabocchiato con la penna rossa dei colpi di frusta. E’ qui che si svolge l’ultima scena del processo, è qui che Pilato chiede per l’ultima volta: “Metterò in croce il vostro re?” Dopo questo non segue che il concatenamento inesorabile della Via Crucis.
    Gli scavi archeologici hanno riesumato le vestigia di questo lastricato e rivelato che su queste lastre erano incise caselle simili a quelle del gioco dell’Oca. Gesu’, il Verbo incarnato, si offriva cosi’ fino a non essere altro che una pedina su un tabellone da gioco. Il tema è quindi quello della Passione, e la disposizione dei quadri richiama il gioco dell’Oca srotolato in orizzontale.

    Il testo di Fabrice Hadjadj è messo in gioco in due modi: anzitutto dagli attori-spettatori: essi daranno vita ai dialoghi, e in questo saranno attori, ma lo faranno secondo i quadri del polittico, e in questo troveranno il loro ruolo di spettatori. Parallelamente ha luogo la messa in gioco degli spettatori-attori: essi assisteranno allo svolgersi dei dialoghi, in questo saranno spettatori, ma giocheranno sia facendo spostare gli attori da una casella all’altra secondo la casualità dei giochi, sia realizzando le azioni previste da queste caselle, e in questo ricopriranno il loro ruolo di attori.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI