ARCHIVIO SPETTACOLI

    La casa degli spiriti, C. Della Seta (2016)

    Titolo: La casa degli spiriti

    “La casa degli spiriti”, di Afrodita Compagnia Teatro Mobile con Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa, dal romanzo di Isabel Allende, con la regia di Claudia Della Seta e Glenda Sevald, l’adattamento teatrale di Claudia Della Seta e Nili Agassi, la drammaturgia di Dani Horowitz, le scenografie di Uri Onn, i costumi di Federico Polucci, il disegno luci Giovanni Pirandello, l’assistenza alle regia di Paola Capussotto e con un cast di attori italiani, israeliani e palestinesi composto da Mira Awad – star della canzone araba in Israele e in Europa, dai molti progetti anche con Noah – Barbara Porta,

    ​Daniela Giovanetti, Sofia Diaz, Matteo Febo, Sebastiano Filocamo, Federica Flavoni, Riccardo Floris, Maurizia Grossi, Erez Kahanna, Lydia Giordano, Emanuela Mascherini, Adriano Saleri, Merav Sheffer, Tamara Stiel, Amir Yerushalmi, Stefano Viali.

    La storia di questo spettacolo costituisce lo spettacolo stesso e parte da molto lontano ed ora, come nel 2000, anno in cui è stato creato, è una dichiarazione di pace basata su tre ingredienti: il teatro, il cibo e “il femminile”. La residenza artistica al Funaro, premessa per il suo riallestimento, è stata voluta anche per raccontare all’Italia dell’esistenza del Teatro Arabo- Ebraico di Jaffa che, dal 1998, rappresenta a Tel Aviv, la possibilità di condividere uno spazio creativo e culturale per due popolazioni che fuori continuano una guerra sanguinosa e apparentemente senza fine. Convivono al suo interno due compagnie, una araba e una israeliana, si recita nelle due lingue e vengono portati avanti progetti collettivi e individuali: un’esperienza unica in Israele, sia in termini estetici che di coinvolgimento sociale.  “La Casa degli Spiriti” fu messo in prova a Tel Aviv, presso il Kibbutzim College of Education nel periodo della speranza di pace, appena dopo gli accordi di Oslo e sei anni dopo l’assassinio di Rabin. Allora non poté andare in scena perché scoppiò la seconda Intifada, gli attacchi Kamikaze erano continui e i giovanissimi protagonisti dello spettacolo, per la maggior parte studenti di teatro, venivano richiamati alle armi. Le prove vennero portate a termine solo grazie alla determinazione delle due registe, una uruguayana e una italiana, che avevano scelto un testo sudamericano perché da immigrate in Israele desideravano condividere col pubblico locale la cultura latina da cui provenivano. Il debutto avvenne solo l’11 settembre del 2003, al Festival Enzimi di Roma, per commemorare l’anniversario di Ground Zero e il Golpe Cileno. I protagonisti israeliani, ebrei e arabi, si unirono agli attori italiani a Roma per formare un cast che è oggi lo stesso di allora se si esclude la presenza di Alba Rohrwacher: all’epoca era una giovane attrice, alla sua prima esperienza teatrale professionale e contribuì allo spettacolo anche con la canzone “Ahia cum Balenamo”, creata da lei e sua sorella Alice, da bambine. “La casa degli spiriti” fu un enorme successo di pubblico e fu riproposto per quattro anni a Roma e presentato al Festival di Akko in Israele.

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