Elettrorivista (a)periodica
di ciarlatanerie teatrali

Nata a Volterra nell'inverno del 1992, vive lì, studia a Pisa. Sogna di vivere in un attico con un cane e quattro gatti: tutto molto bello ma davvero poco interessante. Fuma e scrive su un' agenda bancaria più vecchia di lei rivestita con la carta da parati della nonna del suo vicino di casa.

Gemma Salvadori

Quando le forme galleggiano

Il delirio di onnipotenza di Shakespeare

Amate i vecchi? Siete vecchi anche voi?

Bambini, non correte con le spade in mano

Il sapore delle ciliegie rumene

I tagli alla Scuola di Luchetti

Cèsar Brie: presente di adulto, memorie di bambino

«Viola Io…», «Anche io Massimo»

Alda Merini tra corpo e disegno

In ogni caso nessun rimorso, «i padroni sono tutti dei porci, i sovversivi sono tutti violenti»

Se volete pestare un amico nel mio bar… sono minimo due consumazioni

“Shakespeare. Know Well”, come la tragedia si frantumò nel gioco delle parti

Il Canto dell’Uroboro: ovvero l’evoluzione che si conclude in se stessa

Nell’Italia obliqua vince chi fugge

Per Gioele Dix, la malattia è la terapia più infallibile

Come L’Oriana sul tetto che scotta affogò nel verde petrolio

Feroce mattanza in endecasillabi siciliani