Recensioni arlecchine

Sguardazzi

Don Giovanni goes to America, ovvero le storture della regia

«Oops! I did it again!» Britney Spears? No: Rosetta Cucchi. Alla regista pesarese piacciono le trovate inedite, dirompenti: ricordiamo L’elisir d’amore stile Saranno famosi...

Da Viviani a Kafka, un sogno americano per Scaparro

Partiamo dal presupposto che una persona a teatro vada per godere della fruizione di una performance di per sé unica e di un certo...

“La dodicesima notte” di Cecchi, ovvero come un musicante salvò un concerto di musicisti

Sarebbe occasione fin troppo ghiotta, ben protetti da una maschera ch’è anche scudo, lanciarsi in perfide scorribande in punta di calamo e servir fiele...

Le Notti incantate del Carretto. Con un piccolo-grande “ma”

È Le mille e una notte la nuova produzione che il Teatro del Carretto ci propone a un anno dal debutto di Iliade. Ci...

Roberto Latini, o del dolore di un teatro impossibile

Notturna, la brezza estiva sbuffa sul prato del Castello di Lari, a risarcire un pomeriggio di calura. Il mai totale silenzio campestre avvolge una...

Pinocchio nella Merdra

Noi non sappiamo quale effetto sortì, nel 1896, la messinscena di Ubu roi, estemporanea pièce pseudo-storica e anti-borghese composta dal ventenne Alfred Jarry e...

Come L’Oriana sul tetto che scotta affogò nel verde petrolio

Atmosfere che cercano di richiamare un lontano Hopper quelle volute da Arturo Cirillo per il suo secondo approccio alla decadenza borghese di Tennessee Williams. Una...

Il bello e lontano Re di Girgenti

Non ho letto Il re di Girgenti del mitico Andrea Camilleri da cui il blasonato Massimo Schuster e il fido Fabio Monti hanno tratto il...

Pasticciaccio danese à la napoletana

Bizzarro il mestiere (!) dello sguardatore di teatro: alle prese con fenomeni dinamici, ma sempre incline ad ancorarsi in auspicabile metamorfosi a convincimenti che...

“Dopo il silenzio”: la liturgia dell’antimafia

Cos’è la mafia? Perché esiste? Come si può combattere? Queste sono le domande a cui tutti, nel cercare un senso a questo fenomeno, ci...

La storia sottovoce di Saverio La Ruina

Non sappiamo se l’etichetta di “teatro civile”, usata, abusata e talora mal digerita da chi se la vede applicata, sia la migliore per sintetizzare...

L’avvenire ormai quasi passato di Arturo Cirillo

C’è qualcosa di perfetto e raggelante nelle regie che Arturo Cirillo ha proposto negli anni, accerchiando, con abile rigore, classici e contemporanei, quasi a...

L’in-Faust(o) contratto sociale di Luciano Bianciardi

È una scena bipartita ad accogliere un pubblico sparuto e spaurito: salotto minimal-metonimico sulla destra dell’avanscena, una squallida cameretta a sinistra sullo sfondo. Bipartita,...

Anna Meacci si fa Cecconi per tre (Romano, Romanina e Romina)

Cognome, Cecconi. Nome, Romano. Scrive (una) Cecconi. Nome, Francesca. Non era possibile lasciar passare inosservato uno spettacolo come Romanina di Anna Meacci, sia per tematiche sia...

A chiacchiera con dio

Il dialogo con la divinità è un’idea fissa attraverso la storia d’Occidente, dalla mitologia greca alle Sacre Scritture. Il dio ebraico somiglia forse più a...

Sul divano del sottosuolo il Dostoevskij di Bacci

14 febbraio 2015, San Valentino, in televisione c'è anche la finale di Sanremo. Il nazional-popolare impera e vince. Ma un manipolo di spettatori, irrispettoso...

Rifacciamo i conti con Dostoevskij

A parere di chi scrive, ci sono testi che non andrebbero messi in scena. Mai, neanche sotto forma di libero adattamento, tale è il...

Cinquanta (anche meno) sfumature di barbiere

Cosa chiedere, oggi, a un’opera buffa di fama planetaria? Senza dubbio di divertire, abbinando riconoscibilità (capzioso vantaggio implicato dalla musica) a invenzioni per tradurre in scena e...

Le sorelle Macaluso: il lessico famigliare di Emma Dante

Capita talvolta, quando assistiamo a spettacoli diretti o interpretati da grandi nomi, di restare delusi. Spesso si tratta di serate assolutamente dimenticabili, se non...

Feroce mattanza in endecasillabi siciliani

«Quel fazzoletto che amavo tanto, e che ti avevo donato, tu lo donasti a Cassio». Nasce dal buio l’Otello di Luigi Lo Cascio, un’oscurità claustrofobica miasmatica dalla quale riesce a liberarsi,...

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