Nuova vita a Veronika Voss

Sguardazzo/recensione di "Ti regalo la mia morte, Veronika"

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Cosa: Ti regalo la mia morte, Veronika
Chi: Rainer Fassbinder, Antonio Latella, Monica Piseddu
Dove: Pontedera (PI), Teatro Era
Quando: 28/02/2016
Per quanto: 120 minuti

Veronika Voss, la protagonista dell’omonimo film di R. W. Fassbinder, torna in vita in Ti regalo la mia morte, Veronika del regista Antonio Latella, a raccontare le ombre e le inquietudini della propria mente avvelenata dalla morfina.

«Aiutatemi! Aiutatemi! Non è una domanda». Questa supplica viene rivolta direttamente al pubblico, quando le luci in sala sono ancora accese e il sipario già alzato, trascinandolo con forza e prima del previsto nella sospensione dell’incredulità. È una donna quella che ci chiede aiuto? È l’attrice Monica Piseddu? O è il personaggio di Veronika Voss a parlare?

La pièce è un labirinto di specchi, dove attore e personaggio si rincorrono: Monica recita Veronika,  attrice di film a sua volta; cinema e teatro s’intrecciano e si sdoppiano in continui reciproci riferimenti. A separare la platea dal palco, i binari di una cinepresa, confine labile tra realtà e spazio diegetico. Il pubblico non vede il film: si crea il proprio film. Come il personaggio di Norma Desmond in Sunset Boulevard, la Voss è una diva dimenticata, rovinata da Hollywood, intrappolata nel ricordo nostalgico dei suoi tempi d’oro. Il modo più veloce per affrontare il dolore è la droga della dottoressa Katz, ma la vera carnefice di sé è lei, l’attrice stessa. L’allestimento diviene dunque il viaggio nell’alterazione totale, nella mente morfinofila di Veronika, infestata da scimmioni albini, ombre, cori, voci disturbanti. Il coro detta il ritmo della scena, rigoroso come la partitura di uno spartito. Sono proprio le voci a trasformare la scena: dalla radiocronaca di una corsa di cavalli alla musica classica di sottofondo di un elegante ristorante.

Lo spazio scenico è essenziale: una fila di sedie che ricorda quella di una sala di cinematografo, invasa dagli scimmioni bianchi, mentre sullo sfondo prende vita un teatro di ombre grazie al trio di ombristi alTREtracce, omaggio a uno dei più antichi esempi di precinema. La sfida di assemblare immagini di fronte ai nostri occhi, rendendole riconoscibili solo dopo aver posato l’ultimo tassello del puzzle, è stata vinta.

Nicole Kehrberger, Candida Nieri e Monica Piseddu in 'Ti regalo la mia morte, Veronika' (ph. Brunella Giolivo)Dopo Le lacrime amare di Petra Von Kant, Latella riattinge dall’universo fassbinderiano un personaggio potente come Veronika, donna segnata dal disagio psichico. La sua mente è così fragile che è destinata ad andare in frantumi come un vaso, le cui schegge colpiscono tutti i personaggi che vi entrano in contatto: l’amante impossibile Robert Krohn (Annibale Pavone), la struggente fidanzata di lui Henriette (Valentina Acca), la giornalista Grete (Caterina Carpio), la rigida dottoressa (Estelle Franco) e la sua assistente (Nicole Kehrberger), l’ebreo (Fabio Pasquini) e la voce poliforme (Maurizio Rippa) fuoriescono dalla crisalide dello scimmione.
Paradossalmente, in Ti regalo la mia morte, Veronika, l’attrice non muore, perché destinata all’immortalità nell’Olimpo delle grandi eroine del cinema di Fassbinder: Maria, Margot, Emma, Elvira, Martha. Latella le richiama tutte nell’ottocentesco quadro finale: un paradiso cechoviano che chiude lo spettacolo con eleganza, stupore e regala un finale romantico seppur dolceamaro.

(di Elisa Bertoncini)

VERDETTAZZO

Perché:
Se fosse... un gioco sarebbe... Monopoli

Locandina dello spettacolo



Titolo: Ti regalo la mia morte, Veronika

liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano
di Federico Bellini e Antonio Latella
regia Antonio Latella
con Monica Piseddu
e con Valentina Acca,Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
suono Franco Visioli
luci Simone de Angelis
ombre Altretracce
assistente alla regia Brunella Giolivo


liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano di Federico Bellini e Antonio Latella regia Antonio Latella con Monica Piseddu e con Valentina Acca,Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe suono Franco Visioli luci Simone de Angelis ombre Altretracce assistente alla regia Brunella Giolivo Con Ti regalo la mia morte, Veronika, Antonio Latella incontra per la seconda volta la poetica di Rainer Werner Fassbinder, dopo la messa in scena de Le lacrime amare di Petra von Kant nel 2006. La base di questo nuovo lavoro non è però un testo teatrale dell’autore bavarese, ma parte dell’opera cinematografica che Fassbinder ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere. Una corsa folle, senza protezioni, una prolungata allucinazione dove realtà e finzione diventano quasi indistinguibili. Entriamo così nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli, dove i ricordi e i personaggi rievocati diventano apparizioni in bianco e nero, il nero come forma perfetta che fagocita gli altri colori e il bianco della purezza ma anche del lutto. E, inevitabilmente, il bianco della morfina che trasforma le memorie in gratificazioni, deforma ogni percezione fino a rendere accettabile la morte come possibilità o liberazione. Un viaggio in cui Veronika e le altre eroine del cinema fassbinderiano regalano il proprio sacrificio al loro ideatore, il regista, il medico ma anche il carnefice Fassbinder, a sua volta, probabilmente, personaggio del suo stesso dramma.