Anche a questo giro, il Calendazzo è ricco, sin troppo, di occasioni. Buone o cattive, a voi stabilirlo, mediante prova pratica. A noi, quello di stuzzicarvi: siam qui per questo. 

Lucca e provincia –  Si (sor)ride con Micheli, Finocchiaro-Benni e non solo

Ritorna nella sua Toscana, e per la precisione in quel di Seravezza alle Scuderie Granducali, Maurizio Micheli, livornese di nascita, lucchese d’origine, pugliese d’adozione poetica, giacché il suo «Sciambaaagne, per brindare a un ingondro…» è senz’altro ben inciso nella memoria comica di molti. Artista apprezzabilissimo, ricordiamo alcuni sapidissimi estratti da Mi voleva Strehler, un assolo divertentissimo che risale agli anni Settanta. All’imbocco delle Apuane, martedì sera, Micheli porta Uomo solo in fila, altro one man show di cui vi abbiamo detto circa un anno fa: non ci fece impazzire, ma lui è un attore che vediamo sempre molto, molto volentieri. Non escludiamo sorprese.

La sera dopo, mercoledì, un’accoppiata da non perdere ai Rassicurati di Montecarlo: in scena, un’attrice amatissima come Anna Finocchiaro affiancata da Stefano Benni, scrittore tra i più apprezzati in Italia e mai del tutto estraneo al mondo del teatro. L’occasione che unisce due artisti diversi per forma espressiva, ma compatibili per mille altre ragioni, è Bestia che sei, lettura a due voci che, per una volta, vedrà l’attrice “scortata” dal drammaturgo più volte, negli anni, tradotto in scena. Potremmo esserci, anche perché vorremmo tanto proporre loro, come a Micheli, il nostro questionazzo.

La sera di giovedì 18, ritorna la prosa a Camaiore (Teatro dell’Olivo): è la volta di Il seduttore. testo di Diego Fabbri per la regia di Alessio Pizzech (ci parlammo non per il questionazzo, ma siamo sempre a tempo, a proposito del FUS), con Roberto Alpi, Laura Lattuada, Agnese Nano e Isabel Russinova. Commedia di sentimenti e inganni, sulla carta non ci innamora, ma non mettiamo limiti alla provvidenza. Magari qualcuno ne parlerà.

Pisa e provincia – Di tutto, di più (in particolare sabato sera)

Lasciate le tavole della Pergola, il Finale di partita con Glauco MauriRoberto Sturno (per la regia di Andrea Baracco) approda mercoledì Cascina, a La Città del Teatro. Proposta sicuramente degna, per chi vuole certezze (qualitative, non certo filosofiche).

La sera successiva, giovedì, ancora spettacolo al Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno, con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi attesi per Bukurush mio nipote, commedia di Gianni Clementi per la regia di Claudio Boccaccini. Non prevediamo grandi sorprese e, potendo, preferiremmo (non se l’abbia a male colui che per molti di noi resterà sempre René Ferretti…) assistere o leggere qualche altro arlecchino su ’68 a colori, di e con Paolo CioniCristina GardumiLuca Orsini, lavoro che si inserisce nella serie di indagini sceniche a proposito di un anno a dir poco significativo per la città toscana, progetto inaugurato la settimana scorsa da Marco Azzurrini e Alessandro Cei. 

Intenso il fine settimana in provincia: partiamo con Lari, dove, venerdì al Teatro Comunale, sarà possibile assistere a Veleno per topi, altro lavoro di Loris SeghizziScenica Frammenti; la sera di sabato, a tutta musica presso la Taverna Al Provino, perché Chiara Claudi, con Aguas, racconterà cantando e parlando, la vita e l’opera di una delle più grandi cantanti brasiliane di sempre, la bravissima e compianta Elis Regina. Andremmo di corsa, non foss’altro perché Elis è stata impareggiabile.

Nelle stesse sere, venerdì e sabato appunto, il Teatro delle Sfide a Bientina ospiterà il padrone di casa Andrea Kaemmerle che, affiancato da Massimo Barsotti (piano) e Luisa Berterame (soprano), darà vita a Facciamoli Verdi, giocoso spettacolo musicale dedicato, evidentemente, al Cigno di Busseto. Stuzzichevole.

Nella sera di sabato, ancora, il grande teatro comico novecentesco approda sulle tavole del Florentia di Larderello, allorché Ugo Dighero si cimenterà con Mistero Buffo, capolavoro indiscusso di un certo Dario Fo. Interessante.

Non da meno neppure la proposta a Pontedera (Teatro Era): l’apprezzato Simone Perinelli presenta Heretico, al debutto nella scorsa edizione di Fabbrica Europa e che ha dovuto affrontare i non pochi problemi conseguiti all’annullamento del festival di Chiusi. Si tratta di un lavoro che assolutamente vorremmo vedere (e, ahinoi, non potremo). Il sottotitolo è Dopo questo apparente nulla, per un allestimento intorno alla religione, forte di un cast che vede, oltre al citato attore-autore, una Claudia Marsicano fresca di premio Ubu, l’amico di Arlecchino Daniele Turconi (memorabile il suo questionazzo, oltre al suo Mondo cane, raccontato qui e qui) ed Elisa Capecchi.

Chiudiamo con Pisa: al Verdi arriva, tra sabatodomenicaIl padre. Avvertenza: non si tratta dell’ultimo lavoro di Lavia di cui vi abbiamo detto la scorsa settimana (nel cast, tra gli altri,Giusy Merli e Federica Di Martino), ché quello resta a Firenze (Pergola) sino a domenica, bensì dell’omonimo spettacolo di Piero Maccarinelli, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere.

Oltreconfine – Bella Prato, con Granata e Punta Corsara

Prosegue, e ne siamo felici, il focus d’autore che il polo teatrale pratese (leggasi Metastasio) dedica a Tindaro Granata, interprete che abbiamo più volte citato nonché dimostrato di apprezzare. Nel fine settimana, programma “a chiasmo” rispetto a quello di sette giorni prima, con il venerdì dedicato ad Antropolaroid, mentre sabato domenica (occhio agli orari!), per Geppetto e Geppetto di cui vi abbiamo raccontato qui. Il tutto, a Prato, Teatro Magnolfi.

Per quanto concerne il Fabbricone, invece, da giovedì a domenica, ecco il ritorno di Punta Corsara con il rocambolesco e denso Hamlet travestie, di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella, con, oltre ai due autori, Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, il bravissimo Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice: gran bell’allestimento che vedemmo tre anni fa, e di cui vi abbiamo parlato. Rinnoviamo a gran voce, dunque, l’invito a vederlo. 

Facendo un passo indietro, nella stessa città che, va sottolineato, dal punto di vista della programmazione teatrale e culturale, nonché della vivacità in genere, sta ricuperando molto terreno perduto negli anni passati (diciamo ancora di Prato, testoni!), segnaliamo pure che, mercoledì 17, presso Officina Giovani, vicino agli ex Macelli, andrà in scena La grande fuga, interessante lavoro con le maschere del duo Bestiaire composto da Cristian Flore e Selene Framarin. Ci incuriosisce e, magari, faremo un salto.

Lirica – La Wally al Giglio, Pia a Livorno… chissà come finiranno

Non si sono ancora placate le (comprensibili, invero) polemiche per le libere interpretazioni riguardo alla Carmen data a Firenze nelle scorse settimane: l’eroina che… non muore, col plauso del sindaco Nardella compiaciuto per una scelta contro le violenze sulle donne (sic), ha prevedibilmente scatenato reazioni sia indignate sia, com’è giusto che sia, ironiche. Se il politicamente corretto dovesse applicarsi alle storie che compongono il nostro articolatissimo immaginario culturale… beh, auguri. Tiriamo innanzi, segnalando che, al Giglio di Luccavenerdìdomenica, debutterà La Wally (di Alfredo Catalani, direttore Francesco Ivan Ciampa, regista Nicola Berloffa), mentre al Goldoni di Livorno, sabato e domenica, sarà la volta di Pia de’ Tolomei (di Gaetano Donizetti, sul podio Christopher Franklin, regia Andrea Cigni), già recensita al debutto pisano. Attenti al finale e, se qualcuno non muore, sparategli voi.

Ripetiamo: in Calendazzo ci sono ancora altri spettacoli… consultatelo e fate i bravi.