A Pontedera, Cacá Carvalho è “L’uomo dal sottosuolo”, da Dostoevskij

-

Riceviamo e pubblichiamo:

Teatro Era, Pontedera (Pisa) – Da venerdì 6 a domenica 8 febbraio e da giovedì 12 a domenica 15 febbraio 2015 si terranno le repliche, in prima nazionale, di 2×2=5. L’uomo dal sottosuolo, da Memorie del Sottosuolo di Fëdor Michajlovič Dostoevskij, con la drammaturgia Stefano Geraci, l’interpretazione di Cacá Carvalho e la regia di Roberto Bacci, per la produzione Fondazione Pontedera Teatro.

Lo spettacolo prende spunto da  un testo che opera una forte critica sociale agli ideali di ottimismo, che mette a nudo il desiderio profondo dell’essere umano di sporcarsi e soffrire. Cacá Carvalho, attore coinvolgente, con una gestualità e uno sguardo capaci di rendere le molteplici sfumature del testo, è il protagonista monologante, l’uomo dal sottosuolo,  che si trova nella terribile condizione di interiorizzare la complessità della realtà e pecca di accidia.

Con questo lavoro, l’attore brasiliano  rinnova una storica e proficua collaborazione iniziata con Roberto Bacci e la Fondazione Pontedera Teatro quasi 30 anni fa. L’uomo dal sottosuolo oppone alla certezza obiettiva, l’individualità che lo porta a non accettare che «2×2 sia 4». In scena opera un sincera confessione, talmente forte e cruda che rende difficile l’immedesimazione, mette in crisi le nostre certezze e, per una volta, ci fa chiedere se sia possibile che 2×2 possa essere 5.

Afferma il regista Roberto Bacci: «La ricerca di un pensiero cosciente può farci sprofondare nel sottosuolo di noi stessi, lì, dove la luce della consapevolezza si trasforma nel buio di ciò che possiamo essere o diventare. Nessuno si identificherebbe con il protagonista di questo breve e terribile romanzo, eppure le sue parole, le sue gesta, la sua inguaribile malattia di esistere, possono risvegliare in ciascuno di noi qualcosa di inconfessabile, ma che abbiamo attraversato. La luce che si accende sul protagonista è una luce nera, come può esserlo quella con cui si sviluppavano una volta le fotografie e, a mano a mano che i dettagli appaiono sempre più nitidi ai nostri occhi ed alle nostre orecchie, vorremmo voltare lo sguardo, non ascoltare, rifugiarsi in un altrove che forse non esiste. Ospiti nel sottosuolo del protagonista, sia fisico che drammatico, occorre affrontare le parole di Fëdor Dostoevskij per quello che possono richiamare di noi stessi».

Informazioni per i biglietti:
intero 12€ – ridotto 10€ – studenti 8€ – biglietto serata 15€.
Info: Fondazione Pontedera Teatro Tel. 0587 55720 / 57034  www.pontederateatro.it

 

Ultimi sguardazzi

- Réclame -spot_imgspot_img

Ultime cose