Il 29 e il 30 giugno a Bologna si incontra il Settore Danza dell’AGIS

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo messaggio da parte degli organizzatori dell’incontro plenario del Settore Produzione Danza:

Tutti lavoriamo e viviamo con grande, grandissima difficoltà una quotidianità frustrante, piena di problemi apparentemente insormontabili e di cose che funzionano male, spesso per incomunicabilità tra chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica e chi produce arte. Siamo talmente abituati a lavorare in una situazione disperante, che diventa difficile anche solo immaginare una realtà diversa.

Le ragioni per lamentarsi sono innumerevoli, ma le lamentele non mutano in alcun modo lo stato delle cose. Per cambiarle occorre che i problemi siano individuati con precisione, siano immaginate soluzioni largamente condivise e sia organizzata una rappresentanza che, nelle sedi in cui si decide, combatta energicamente per ottenere ciò che riteniamo necessario affinché si possa guardare al futuro con maggiore speranza.

L’unica rappresentanza della danza riconosciuta da Parlamento e Governo italiani è l’AIDAP, il settore danza produzione dell’AGIS, ma in AIDAP ci sono da sempre poche compagnie e poco rappresentative delle molteplici realtà territoriali e culturali che la danza italiana esprime. In altri termini AIDAP – come pure Federdanza – non ha in concreto gli strumenti per sapere quale è davvero il reale sentire complessivo dei danzatori, dei coreografi e degli organizzatori delle compagnie di danza italiane, indipendentemente da ogni buona intenzione.

L’incontro di Bologna intende proprio sopperire a questa storica e grave lacuna.

Il motivo scatenante della convocazione deriva da una concomitanza di fattori, il più importante dei quali è certamente il fatto che in questi mesi sta iniziando il confronto preliminare fra i settori dello spettacolo e il MIBACT, in vista della promulgazione di un nuovo decreto ministeriale che andrà a perfezionare ed integrare quello del 1 luglio 2014 che ha modificato molti aspetti del sistema dello spettacolo.

A partire dal 2018 ci saranno insomma nuove norme che regoleranno la nostra vita lavorativa, e questa volta è probabile che possano essere regole che dureranno molto a lungo.

E’ davvero fondamentale che tutti quelli che producono danza teatrale ne siano consapevoli e partecipino all’incontro per dar un contributo di esperienza e di intelligenza alla definizione di uno scenario futuro per il nostro settore da proporre al Ministero e al Parlamento.

AIDAP ha dunque deciso di convocare a Bologna, a quasi 10 anni di distanza dal Tavolo Nazionale della Danza, il primo incontro plenario di tutte compagnie professionali italiane di danza – incontro cui sono invitati a partecipare individualmente anche tutti i coreografi, i danzatori e gli organizzatori. Obiettivo dell’incontro è che AIDAP possa essere davvero portavoce delle esigenze del settore nelle sedi istituzionali.

Come anche il passato più recente ha evidenziato, se non saremo in grado di mettere a fuoco le nostre reali esigenze, a prevalere saranno ancora una volta gli interessi di altri, mossi da motivazioni che difficilmente saranno a vantaggio nostro dell’interesse collettivo.

Per questa ragione invitiamo caldamente tutti i colleghi a partecipare personalmente alla due giorni di incontri che si terrà a Bologna il 29 e 30 giugno presso il Teatro Il Celebrazioni, via Saragoza 234 , e a fare ogni sforzo per contribuire a diffondere tempestivamente e capillarmente la notizia affinché tutti, ma proprio tutti, abbiamo occasione di partecipare a questa occasione per definire una prospettiva comune.

Essere fisicamente presenti alla discussione è davvero essenziale se si vuole attestare credibilmente alle istituzioni il profondo disagio che tutti viviamo nel nostro lavoro quotidiano. Comunque vada l’incontro, è difficile che ci sia presto un’altra occasione di questo tipo. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di investire AIDAP, l’unica nostra rappresentanza istituzionale riconosciuta, di un mandato, di contenuti e di obiettivi precisi.

Un saluto affettuoso,

Danila Blasi e Valentina Marini

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