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La settimana a teatro: 10 – 15 gennaio

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È con una leggera emozione, ma soprattuto onore, che chi scrive si accinge per la prima volta a elargire i consigli della settimana. Il vostro amato Vazzaz sta bene – non preoccupatevi – e tornerà senz’altro su questi schermi a dilettarvi con i suoi mirabolanti suggerimenti teatrali, ma per questa volta dovrete affidarvi alla sottoscritta: o con me o nulla.

Quindi accomodatevi e annotate quel che più vi sfagiola.

Pisa e dintorni

Nelle brulle terre pisane, tra un bah e un altro, dopo aver visitato l’apertura straordinaria delle mura nel week-end (muovetevi, ché, come tutte le cose belle, anche questa poi finisce), è possibile assistere martedì 10 gennaio al Teatro Verdi di S.Croce sull’Arno all’allestimento Casa di bambola per la regia di Roberto Valerio, di cui vi avevamo già parlato in maniera entusiasta (qui) e che quindi ci sentiamo di consigliarvi. Si salta direttamente a venerdì 13 al Teatro Rossini di Casciana Alta dove Loris Seghizzi presenta il suo R&G la lacrimosa storia di Romeo e Giulietta, moderna rivisitazione dell’opera shakesperiana che vede la contaminazione di altre celebri storie d’amore (da Biancaneve a Jesus Christ Superstar, da Love Story  a Cenerentola, da La Traviata a James Bond, da Madame Butterfly a West Side Story), il tutto accompagnato da musica dal vivo. Nella stessa sera, al Teatro Cinema Florentia di Larderello, in scena l’opera goldoniana Gl’innamorati, interpretato dalla compagnia del Franco Parenti di Milano, protagonisti Marina RoccoMatteo De Blasio, regia di Andrée Ruth Shammah: vi abbiamo già parlato di questo allestimento, quindi leggete e decidete. Nel week-end (sabato 14 sera e pomeriggio di domenica 15) andiamo al Verdi di Pisa con Il flauto magico (Die Zauberflöte) per la regia di Lindsay Kemp, chissà che qualcuno degli appassionati arlecchini di lirica non vi faccia un salto.

Nella serata di sabato, a Bientina presso il Teatro delle Sfide, Walter Leonardi presenterà DIO MERCATO!, spettacolo che ci incuriosisce non poco dalle note di regia: «Mio nonno nato nel 1900 ha creduto nella forza rivoluzionaria del fascismo! Poi la storia gli ha detto che aveva sbagliato. Mio padre nato nel 1930 ha creduto nella forza rivoluzionaria del comunismo! Poi la storia gli ha detto che aveva sbagliato. Adesso io, nato nel 1970, con tutta la mia forza di volontà, come faccio a credere nella forza rivoluzionaria Grillina?…» Si preannuncia, quindi, uno spettacolo da bilancia: o va giù o va su. Non esistono vie di mezzo. Vediamo se riusciremo a scrivervene.

Nel pisano abbondano le performance, questa settimana: ci spostiamo quindi a domenica 15 al Verdi di Casciana Terme con Ticket & Tac, spettacolo del duo composta da Katia Beni e Anna Meacci che i teatri toscani stanno proponendo come un numero gettonato al lotto, e che noi arlecchini facciamo a gara per non vedere. Scherzi a parte, le due attrici dalla lingua biforcuta e verace intrattengono il pubblico a suon di pillole su salute e benessere.

Infine, al Teatro Persio Flacco di Volterra, nella stessa sera, andrà in scena una delle nostre reginette della rubrica A prima Svista (luglio 2015), ossia Nancy Brilly con Bisbetica, dove una scalcinata compagnia tra una battuta e l’altra si ritroverà nell’allestimento di un altro classico shakesperiano, La bisbetica domata.

Lucca e provincia

Accorriamo tra i lucchesi, che per furbizia fan da padroni: in Versilia l’offerta teatrale è poca o punta, come direbbero gli autoctoni e, per esser ganzi, concentrano ben due spettacoli nella medesima sera, giusto per farsi un po’ di sana competizione.

Alle ore 21 del 12 gennaio abbiamo infatti Camaiore con Teatro dell’Olivo versus riapertura del Comunale di Pietrasanta e si combatte a suon di popular: Vaporidis vs. De Sio. Chi scrive andrà a vedere Notturno di donna con ospiti, spettacolo che vanta ben ottocento repliche (chi l’ha contate? Porello…), il cui testo vede la compianta penna di Annibale Ruccello. Giuliana De Sio vestirà per la terza volta in venti anni i panni della protagonista Adriana, casalinga e madre che in una notte dovrà fare i conti con i fantasmi e le paure del passato. A Camaiore, stessa ora, con Finchè giudice non ci separi, visto fresco fresco domenica sera al Teatro Astoria di Lerici e possiamo quindi garantire un’oretta e venti di pura spensieratezza senza intervallo. Si ride sulla storia e sui cliché di quattro uomini separati (tra di esse un Vaporidis sciupafemmine) alle prese con ex, mogli e giudici per la separazione. In Versilia il match offerto è questo, magari documentatevi se a Pietrasanta c’è l’intervallo: così potete tentare il mezzo e mezzo.

Per sabato sera invece il duello si sposta tra Valdottavo e Lucca city. Al teatro Cristoforo Colombo troviamo Uragano, spettacolo che dalla sinossi ci risulta alquanto enigmatico e per incuriosirvi lo riportiamo: “Un unico filo rosso, l’iperbole di Katerina Kabanova che compie il suo atto tragico e sacrifica la sua vita in nome di un non ben precisato ideale d’amore di fronte ai due primi spettatori”. Che ne pensate? Qualche arlecchino si lancerà? Con il tempo lo scoprirete. Nel capoluogo, al Giglio abbiamo Orlando furioso di Vivaldi, opera inedita che i musicisti presentano al pubblico in un’edizione creata appositamente a partire dal manoscritto Fondo Giordano 39bis della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Qui la lotta non è con Valdottavo, come vi avevo falsamente indicato, a buon intenditor… passiamo provincia.

Tra Massa, Livorno e Prato

Accorpiamo tre province lontane tra loro per il solo e semplice fatto che offrono poche occasioni di spettacolo (ma solo per questa settimana). Si parte giovedì 12 al Cinema Teatro Metropolitan di Piombino con Un’ora di tranquillità, brillante commedia che vede Massimo Ghini misurarsi nei panni di un uomo che cerca disperatamente di ascoltare il disco di vinile appena comprato, ma che continuamente viene interrotto da qualcuno o qualcosa.

Venerdì 13 a Prato (Spazio Teatrale Allincontro) ritorna Gobbo a mattoni, quasi monologo di Riccardo Goretti che ci sentiamo di consigliare a occhi chiusi: del resto, lo abbiamo sguardazzato per voi in ben due occasioni (qui e qui) e in entrambi i casi l’esito è stato più che positivo. Emerge il clima familiare, quella comicità toscana che nel connubio tra testo drammaturgico di Bonechi e recitazione di Goretti sazia e diverte. Andate!

Ancora a Prato, da venerdì 13 a domenica 15, tre repliche al Teatro Magnolfi per Utoya, diretto da Serena Sinigaglia e interpretato da Arianna Scommegna e Mattia Fabris. Il nostro Francesco Tomei lo vide (e ne scrisse) nello stesso teatro più di un anno fa, forse val la pena fare un salto.

Domenica 15, invece, con Angelicamente anarchici al Teatro F. Quartieri di Bagnone, Michele Riondino dà voce a Don Andrea Gallo e racconta il suo quinto Vangelo: quello secondo Fabrizio De André. Un desiderio angelicamente anarchico spingerà, forse, qualche arlecchino.

La ghiotta Firenze

Chiudiamo con Firenze con ben quattro teatri coinvolti. Si principia al Teatro Goldoni con repliche martedì 10 e giovedì 12 dell’opera in tre atti Didone abbandonata, firmata da Leonardo Vinci su libretto del Metastasio. Per la prima esecuzione assoluta in tempi moderni dirige Carlo Ipata per la regia di Deda Cristina Colonna. Da martedì a venerdì, presso il Saloncino della Pergola, Gianluca Guidi ricorda Lauretta Masiero con Sì, ma la Masiero!, appassionato ritratto che le fece Giovanni Testori. La trama è semplice e arricchita da musiche eseguite al piano da Massimiliano Gagliardi: un giovane commesso si innamora della Masiero e sfida il ridicolo e gli scherzi crudeli dei compagni, pur di avere un piccolo riconoscimento, un saluto dalla sua amata attrice.

Martedì 10 al Teatro Cantiere Florida siamo di Rivelazione con Marco Menegoni (non è il cantante: c’è la E) che ci racconta tramite immagini, video e narrazioni la vita e le influenze del celebre pittore Giorgione. Sempre nello stesso spazio, domenica, ecco Storia di un bandito che conquistò il potere, liberamente ispirato a La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht. Il progetto di Massimo Luconi e Cesare Molinari, che vede coinvolto un gruppo di profughi africani ospitati nel comune di Firenze, analizza e instaura un dialogo sull’intercultura.

Infine, da giovedì a sabato 14, al Teatro Rifredi, in scena Pecore nere, ennesima piéce al femminile firmata Stefano Benni. La regia di Alessandro Tedeschi vede in scena tre donne dalle forti personalità che aiuteranno una vecchia amica (dimenticata in ospizio) a riprendere l’uso della parola.

Questo è (se vi pare). Andate e sguardazzate tutti.

Francesca Cecconi
Da attrice a fotografa di scena per approdare alla mise en espace delle proprie critiche. Under35 precaria con una passione per la regia teatrale. Ha allestito una sua versione di Casa di bambola di Ibsen. Se fosse un’attrice: Tosca D’Aquino per somiglianza, Rossella Falk per l’eleganza, la Littizzetto per "tutto" il resto.

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