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La settimana a teatro: 13-19 luglio

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Concluso il Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui a dire il vero non abbiamo parlato, è iniziato Santarcangelo, in attesa dei limitrofi Volterra Teatro Collinarea, nel periodo più caldo per le rassegne estive. Anche dalle nostre parti, imperversano kermesse di vario tenore: Utopia del Buongusto, di cui apprezziamo dimensione ruspante e onestà, il Festival Gaber, che ammiriamo assai meno, senza tralasciare l’istituzionale Versiliana, che in questi giorni la fa da padrona, e Mercantia, a Certaldo (15-19 luglio), consolidato appuntamento con le arti di strada. Aggiungiamo, infine, la proposta della provincia di Massa Carrara, Lunatica, quest’anno dotata di geniale sottotitolo (modalità ironia: ON), l’inedito calembour R-Esistenza.

Da martedì 14 a venerdì 17 – Versiliana Festival, Marina di Pietrasanta/Seravezza (Lu)
ruggitoUltimi appuntamenti per Versiliana Upgrade Festival, sezione contemporanea della rassegna diretta da Luca Lazzareschi, iniziativa che, nel complesso, ha dato esiti positivi. Martedì sera sarà di scena Balletto Civile, una delle più convincenti formazioni del panorama coreutico nazionale. Ruggito, su progetto di Maurizio Camilli e Michela Lucenti, si concentra sui paradossi del dovere, della ricerca del sé, della dimensione corporea: «Lasciarsi scivolare tutto addosso sui nostri corpi forti ma un poco meditabondi. Le parole dei nostri padri che non stanno nelle nostre bocche e i loro discorsi che escono come dei fiumi incontrollabili. I padri nei ricordi, i padri che ci avevano fatto sognare e i padri che vorremmo diventare. Parola piena lucida, fatta di carne, dialettale, poi afasica, poi balbettio, poi suono autistico divertente». Una performance da affrontare a occhi e orecchie spalancate, cercando una sintonia con ciò che popola il quadro scenico. Lo consigliamo.
Tullio SolenghiLa sera successiva, mercoledì 15, sul Pontile di Marina di Pietrasanta, secondo appuntamento con Iliade, un racconto mediterraneo, progetto di Sergio Manfredi a seguire l’analoga iniziativa dell’anno passato dedicata a Odissea. Dopo il debutto con Moni Ovadia, la scorsa settimana, adesso è il turno di Tullio Solenghi: l’ex Trio salirà sul Pontile pietrasantino per declamare l’episodio Il duello per Elena, innesco della guerra che sta all’origine di tutta la successiva epica occidentale. Non impazziamo per questo genere di cose, ma una granita serotina, per frescheggiare anelando refoli di brezza marina, non si nega a nessuno.
Caravaggio, I bari (Kimbell Art Museum, Texas, USA)Passiamo a giovedì sera: l’immagine a lato è stata scelta con la massima cognizione di causa che ci può essere concessa. Da tempo imperversano spettacoli-lezione, spettacoli-conferenza, spettacoli-comizio: niente di strano, la dimensione performativa investe senza dubbio ogni declinazione del discorso pubblico. Ciò che meno ci convince è, piuttosto, una questione di chiarezza d’ambito e di linguaggio: il teatro ha le sue convenzioni, e non basta essere esperti di un argomento per accedere al palcoscenico. PromoMusic, peraltro, è una società di produzione particolarmente versata su questo tipo di operazioni (nel suo carnet anche Ovadia e Cristicchi, recenti ospiti in Versiliana), cui non fa eccezione il Caravaggio raccontato da Vittorio Sgarbi. Parziale giustificazione: il critico ferrarese, almeno, è un ottimo comunicatore, ma non si capisce perché pagare come uno spettacolo quel che dovrebbe essere, invece, una lezione. Consigliato alle signore che s’emozionano per le parolacce pronunciate da persone colte.
Antropolaroid, Tindaro Granata (2010)Si chiude in bellezza, venerdì sera, di nuovo all’imbocco delle Apuane, in quel di Seravezza: un attore di razza del calibro di Tindaro Granata, uno dei migliori della generazione attualmente trentenne, porterà il suo Antropolaroid, sanguigno racconto autobiorafico en travesti, in una lingua materica, ruvida e profondamente corporea. Personaggi, storie e voci s’incarnano in quest’attore polifonico, multiforme, attraversando decenni e dolore, in una performance che non mancherà di stupire e affascinare. Consigliato a chiunque, e cercheremo in ogni modo di raccontarvene.

Giovedì 16 – Riccardo Goretti, RG Standup Special, Prato, Ex Fabrica
Riccardo GorettiAncora lui, Riccardo Goretti, presenza ormai costante dei nostri ultimi appuntamenti. Giovedì, a Prato, ma con una precisazione: il cartellone dell’Ex Fabrica riporta, da programma, Essere Emanuele Miriati, il titolo che più vorremmo vedere tra quelli nel repertorio dell’attore toscano, ossia il monologo che rappresenta una sorta di personalissima risposta a Cioni Mario (per chi non ricordasse: la quasi oscurata maschera con cui Roberto Benigni debuttò in teatro, tv e cinema negli anni Settanta). In sostituzione, RG Standup Special, un performance coinvolgente, oltre un’ora «di roba a ruota libera (o di ruoba a rota libera)» per una sorta di best of (o worst of) del Goretti performer. Insomma, se vi aggirate in area pratese, ve l’abbiamo detto.

Sabato 18 – Andrea Scanzi e Giorgio Casale, Le cattive strade, Massa, piazza Mercurio
Casale-Scanzi, Le cattive stradeLa R-esistenza in quel di Massa parte da un altro spettacolo targato Promomusic: Fabrizio De André riletto da Andrea ScanziGiorgio Casale. Il primo è il celebre tuttologo da tempo prima firma su “Il Fatto Quotidiano” (esordio da critico musicale, passato alla divagazione sportiva e all’enogastronomia, da “Il mucchio selvaggio” a “il manifesto”; adesso è autore Mondadori), l’altro un cantante-attore specializzatosi, negli ultimi anni, in interpretazioni gaberiane (vedemmo il suo Polli d’allevamento, applicazione del concetto tribute, perversione diffusa nell’ambito della musica pop dei complessini da pub, a uno degli spettacoli più belli e intensi del Gaberscik: inorridimmo e ne scrivemmo senza censure). Insomma, siamo sempre lì, abbarbicati sulle spalle dei giganti: questi i nostri tempi. Anticipiamo i dubbi: ma davvero De André (autore non proprio ignoto e di cui non è complicato rintracciare i lavori) necessita di Scanzi o, forse, è vero il contrario? E, ancora: cattive strade, per chi? Qui si gioca sul comodissimo. Consigliato ai privi di dubbi e amanti dei bei fustacchioni quarantenni.

Sabato 18, domenica 19 – Utopia del Buongusto, Pisa e Altopascio (Lu)
Andrea KaemmerleDoppia fatica, nella fine di settimana, per Andrea Kaemmerle. Sabato sera, in Piazza delle Vettovaglie a Pisa, sarà possibile assistere a Balcanikaos, divertentissimo viaggio a est a base di storie stralunate e musica gitana in grado di totalizzare più di 600 repliche. La sera successiva, il grande circo (la definizione non spiacerà certo al suo ideatore) di Utopia del Buongusto approda ad Altopascio, terra di pane e d’accoglienza: poco importa se il centro, già celebrato da Boccaccio e importante tappa lungo la via Francigena, vanta pure il non invidiabile record di primo comune ad aver avuto un assessore di Forza Nuova. Altre questioni, niente a che vedere con Marinati ’43, messinscena che vede impegnati ancora Kaemmerle assieme a I Gatti Mezzi, già apprezzati in Lisciami. Abbandonati i lustrini da balera, i tre si dedicano al mare, attraversando i testi del marsigliese Jean-Claude Izzo e del cachaco (ossia nativo di Bogotà, anche se naturalizzato messicano) Álvaro Mutis, in uno spettacolo di forte impronta comico-musicale.

Da lunedì 13 a domenica 19 – Ci scusiamo per il disagio, Gli Omini, Pistoia, Area Deposito Rotabili
6 LOW - Gli Omini _ ph. Guido Garofalo
Prosegue la bella estate teatrale pistoiese: dopo il debutto, con tutto esaurito, di giovedì scorso, da stasera a domenica, presso l’Area Deposito Rotabili Storici messa a disposizione da Fondazione FS Italiane in piazza Dante accanto alla Stazione Ferroviaria, ecco Gli Omini con le loro storie sui binari, risultato di un’autentica ricerca d’impianto “etnografico” (interviste, dialoghi, incontri con passeggeri: ne è testimonianza una mostra fotografica di Gabriele Acerboni, anch’essa visitabile sino a domenica). Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia e Luca Zacchini traducono in scena «un concentrato di umanità in movimento, una spremuta di personaggi e di parole […], tra il reale e il metafisico, tra personaggi che ritornano, e ombre che vagano cercando di partire, il ritratto di un non luogo fatto di regole diverse, che vede passare ogni giorno uomini e donne di ogni tipo». Da vedere, e ci auguriamo di potervene parlare.

Questo è tutto. Anzi, no. Ci sarebbe, come detto, pure il Festival Gaber, ma, francamente, il programma ci convince poco, in una continua mescidanza semiseria tra one man show (genere che pure apprezzeremmo) e titoli da beneficio d’inventario. Segnaliamo, per dovere di cronaca, a Camaiore (Lu), il cantattore Gian Piero Aloisio con Le strade di notte e, la sera seguente, lo Zelig Show (Leonardo Manera, Marta e Gianluca, Alessandro Betti), ma conserviamo le nostre perplessità.
Questo è tutto, forse.
Alla prossima.

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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