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Staino e Benvenuti nel febbraio di Seravezza

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Due grandi nomi del panorama artistico toscano come Sergio Staino e Alessandro Benvenuti faranno tappa durante il mese di febbraio nel cartellone del Teatro delle Scuderie Granducali di Seravezza (Lucca), diretto da Elisabetta Salvatori e organizzato dal Comune di Seravezza e dalla Fondazione Terre Medicee.

staino-seravezza-1-MediumSergio Staino salirà sul palco sabato 7 febbraio alle ore 21.15 accompagnato da Leonardo Brizzi alle tastiere. Lo spettacolo, dal titolo Bobo non ti arrendere, è una narrazione autobiografica del disegnatore di Piancastagnaio. Una carriera che inizia come un insegnante di educazione tecnica, con la passione per il disegno. Durante le assemblee di classe, fa le caricature ai colleghi, che si divertono e gli dicono di spedire quei disegni al giornalino di Scandicci ma lui invece li spedirà a Linus, una rivista che è un sogno, e da lì, da subito nascono le vignette di Staino che l’anno reso celebrato e famoso.

«Sergio si racconta con generosità e allegria – ha spiegato Elisabetta Salvatori – perché lui è così, a volte sembra uscito da una matita. Impegnato e in lotta, che fa ridere e commuove, le sue vignette, Bobo e tutto il resto saranno lì con lui, a illustrare la sua vita su un tappeto di musica».

 

Lo spettacolo di Alessandro Benvenuti andrà invece in scena giovedì 19 febbraio sempre alle 21.15 e s’intitola Un comico fatto di sangue. Evoluzione di un precedente lavoro scritto a quattro mani con Ugo Chiti (Comici fatti di sangue), in cui Alessandro interpretava due bellissimi monologhi di Ugo Chiti (Silvana e Rutilio, dallo spettacolo Bottegai), intrecciati con un breve monologo scritto dallo stesso Benvenuti. Questo nuovo spettacolo di Alessandro Benvenuti, vede la collaborazione drammaturgica di Chiara Grazzini.

BenvenutiL’autore e la sua compagna di vita analizzano con un linguaggio comico modernissimo e con chirurgica spietatezza i rapporti tra i membri di una famiglia che sa tanto d’Italia, di questa nostra Italia che ha perso la bussola del buon senso e naviga ormai a vista tra i flutti sempre più minacciosi del mar dell’incertezza. Una commedia in cinque atti rapidi ed incisivi dove nessuna parola è messa lì per caso. Una drammaturgia sorprendente nella sua semplicità.

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