Un libro (e un sito) sul teatro made in Italy

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Riceviamo e pubblichiamo:

Mercoledì 20 gennaio 2016, alle ore 17.30, presso il Museo Novecento di Firenze, sarà presentato il volume NUOVO TEATRO MADE IN ITALY 1963-2013.
Parteciperanno Laura Caretti, Cesare Molinari e Giuliano Scabia [nell’immagine in evidenza], in conversazione con Valentina Valentini, curatrice del libro.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

logo museo novecentoNuovo Teatro made in Italy si compone di cinque saggi di impianto storico tesi a enucleare i fatti più significativi di un fenomeno artisticamente rilevante, nell’arco di tempo che va dal 1963 al 2013. Un fenomeno che ha trasformato radicalmente il pensiero e la pratica del teatro in Italia, in grado di reggere il confronto con le esperienze coeve, in Europa e in America. La pubblicazione inscrive il teatro in un orizzonte contiguo alle altre arti, ricostruendo un intreccio di relazioni che hanno fatto del teatro un crocevia attravers o il quale rileggere l’intera storia della seconda metà del Novecento: i suoi aspetti sociali, le ideologie, le tendenze, i costumi, l’estetica.

made in italyI tre capitoli tematici (dedicati ai modi compositivi del Nuovo teatro, allo spazio e alle fenomenologia attoriali) si intrecciano e si sfaccettano attraverso le riflessioni e le analisi di Anna Barsotti, Cristina Grazioli e Donatella Orecchia che riguardano: la matrice popolare della formazione dell’attore nel Nuovo Teatro; la peculiarità dell’attore-autore italiano; l’utilizzo della luce come potenziale dinamico dell’evento spettacolare.

Al volume, edito da Bulzoni, è collegato il sito web www.nuovoteatromadeinitaly.it che raccoglie e mette a disposizione dei lettori una ragionata scelta di documenti su alcuni dei protagonisti e degli spettacoli più significativi del teatro italiano fra il 1963 e il 2013.
Luogo di approfondimento dei discorsi condotti nel volume, il sito web offre un ambiente malleabile nella consultazione, rigoroso nella scientificità e capace di essere arricchito nel corso del tempo.

Valentina Valentini, studiosa dei problemi dello spettacolo nel Novecento, insegna Arti performative e Arti Elettroniche e digitali presso il dipartimento di Storia dell’ Arte e Spettacolo dell‘Università “La Sapienza”, Roma . Le sue ricerche comprendono  il campo delle interferenze fra teatro, arte e nuovi media. Fra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo: Nuovo Teatro Made in Italy 1963-2013 (2015); Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento ( 2012); Mondi, corpi, materie (2007); le due antologie Le pratiche del video e Le storie del video (2003). Ha curato la prima monografia su Bill Viola Bill Viola. Vedere con la mente e con il cuore, su Studio Azzurro Studio Azzurro: percorsi fra video, cinema e teatro e altri volumi che analizzano autori, opere di arte elettronica e multimedia (Video d’autore 1986-1995, Allo specchio, Dal Vivo, Il video a venire). Insieme a Cosetta Saba, Medium senza Medium, Cannibalizzazione e amnesia del video dopo gli anni 90 ( 2015).
Ha diretto per Rubbettino Editore una collana dedicata al teatro contemporaneo in cui ha pubblicato Franco Scaldati, 1997, Squat Theater, 1998, Compagnia della Fortezza, 1998, Peter Sellars, 1999, Eimuntas Nekrosius, 1999, Totò e Vicé, 2003, S.M. Ejzenštejn, Quaderni e piani di regia, 2003, Teatro Valdoca, 2004. I suoi saggi sono pubblicati su varie riviste sia in ambito nazionale che internazionale, come: Biblioteca Teatrale, The Drama Review, Theaterschrift, Close-Up, Drammaturgia, Performance Research, Maska, Frackija, PAJ, il supplemento culturale del quotidiano l’Avanguardia (Barcellona).

 

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