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La settimana a teatro: 19-25 settembre

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Neppure il tempo di riprincipiare e il già autunnale settembre 2016, imbevuto di piogge e rovesci, intravede il proprio termine. Qualcosa si muove, nei teatri di Toscana: anzi, più di qualcosa, se estendiamo lo sguardo oltre i confini che ci imponiamo (è già una fatica boia risultar aggiornati sul nostro) e pensiamo ad Avamposti – Calenzano Teatro Festival o al debutto prossimo della stagione pistoiese, in vista dell’appuntamento con Pistoia capitale della cultura italiana 2017 (qualsiasi significato abbia una consimile circostanza). Tra eventi speciali (abbiamo bucato il teatro Nō alla Pergola, qualche giorno fa: dateci tempo, dobbiamo ancora svegliarci dall’essere vacanti), progettoni a lungo termine e iniziative one shot, dar conto di tutto non è facile, ma ci proviamo ugualmente, col vanto d’una costanza che, almeno quella, dovete riconoscerci come rara.
Occhio al Calendazzo e via con le segnalazioni di questi giorni.

Da martedì 20 in poi − La tragedia di Riccardo III apre il Manzoni pistoiese

la-tragedia-di-riccardo-iii-r-palminiello-associazione-teatrale-pistoiese-2016Sono assai rare, in provincia, le teniture lunghe, ossia le serie di repliche d’un allestimento che superino i canonici tre/quattro giorni (spesso ridotti a due): da encomiare, quindi, la decisione dell’Associazione Teatrale Pistoiese di concedere il Teatro Manzoni da martedì 20 settembre giovedì 13 ottobre per la nuova produzione (interna) di Renata Palminiello; se non andiamo errati, il debutto è stato anticipato di quattro giorni, aumentando così sensibilmente il computo delle repliche totali. Dichiarata riscrittura  scespiriana, La tragedia di Riccardo III è il risultato di un progetto composito volto al coinvolgimento di varie realtà (oltre a un solido gruppo di interpreti professionisti, anche il Liceo Artistico Petrocchi, la Scuola di Danza Teodulo Mabellini) che da tempo cooperano con quello divenuto ormai uno dei principali centri scenici della regione. Facendo leva sull’endemica sedimentazione dell’opera del Bardo nell’immaginario collettivo, la regista si propone un confronto con un testo composto da “intere frasi di cui siamo sicuri di conoscere il significato, che aspettiamo di ascoltare dagli attori“, per vivificarlo, risalendo alla radice necessaria di un capolavoro da sottrarre all’inerzia. Vedremo senz’altro, anche se, data la circostanza, propenderemo per una replica a spettacolo già rodato.

Da venerdì a domenica − Weekend a Montenero (LI), sognando Vladivostok, ma anche Bruna

Vagoni vaganti, A. Kaemmerle, Guasconte TeatroL’Utopia del Buongusto ha le sue ricorrenze: tra queste, il ritorno settembrino di Vagoni vaganti, il viaggio in direzione Vladivostok che Slava Sveijk (aka Andrea Kaemmerle) intraprende dalla funicolare per Montenero, il rilievo sulla costa labronica celebre tanto per il locale santuario quanto per le popolaresche ribotte. Sognando la Transibieriana, a raggiungere la città posta alla fine del mondo, sarà possibile immergersi, grazie alle irresistibili affabulazioni del clown più (finto)slavo d’Italia e a Cladio Parri detto Cola in una serie di suggestioni letterarie in grado d’incantare il pubblico che, da venerdì a domenica, si farà staccare il biglietto. Non escludiamo di partecipare, e ve lo consigliamo senz’altro.
Sempre nel programma utopico, ma in quel di San Ruffino (PI) presso l’omonimo resort, Alessandro Riccio Alberto Becucci della compagnia fiorentina Tedavi ’98 portano Bruna è la notte, spettacolo musicale che ha per protagonista (en travesti) una vecchia cantante di locali notturni dimenticati da dio, tra rimpianti, rimorsi e bellissime canzoni. Sabato 24, ore 21.30: Siamo seriamente tentati.

Da venerdì − Contemporanea Festival 2016 a Prato

contemporanea-pratoInteressante, come sempre, il programma della kermesse che Prato da anni dedica alle esperienze performative più originali, pescando con intelligenza in un’offerta allargata all’intero continente. Per dieci giorni, da venerdì 23 settembredomenica 2 ottobre, gli spazi scenici più o meno consolidati del centro toscano (dai consueti Fabbricone, Magnolfi e Fabbrichino, oltre al Metastasio, sino al Centro Culturale Lazzerini e a varie piazze cittadine) si aprono al mondo. Nei primi tre giorni, si potrà vedere all’opera i francesi Boris Charmatz e Ivana Müller, i “nostri” (si fa per dire) TPO – Teatro di Piazza e d’Occasione, Francesca Grilli, Marco D’Agostin, gli svizzeri Milo Rau e Yasmine Hugonnet, il marocchino Radouan Mriziga. Il cartellone è talmente composito al punto da sconsigliarci di scrivere più di quanto non sia riportato dal Calendazzo, anticipandovi solo che ce n’è davvero per tutti i gusti.
E naturalmente non finisce qui, dato che, per i sette giorni successivi, gli spettacoli partiranno da martedì e vedranno in scena, tra gli altri, Ilaria Drago, Tindaro Granata Claudio MorgantiRoberto Latini (ci si perdoni il provincialismo, ma siamo arlecchini) e molti, molti altri di cui vi diremo lunedì prossimo.

Oltreconfine − Avamposti, a Calenzano la scena è femminile

avamposti-2016-teatro-delle-donneDulcis in fundo, vi segnaliamo rapidamente il composito programma del Manzoni di Calenzano, grazie al festival promosso dal Teatro delle Donne. Il debutto si è celebrato nei giorni scorsi, venerdì 16 con Amanda Sandrelli, ma la parte più corposa del cartellone occuperà questa settimana e la successiva, con una serie di occasioni piuttosto interessanti. Come per il succitato caso pratese di Contemporanea, evitiamo di allungare il brodo e vi invitiamo a consultare il programma ufficiale, per questa volta non integrato nel nostro bellissimo calendario arlecchino. Siamo certi, in ogni caso, che potrete trovare ottime ragioni per muovervi e, chissà, magari qualche arlecchino sguardazzerà qualcosa.

Andate a teatro, se volete.

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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